Neanche il tempo di mettere insieme l’album dei ricordi dell’edizione 2023 del festival, andata in scena solo lo scorso giugno, ed ecco irrompere di nuovo sulla scena il Dancity, creatura ormai sempre più mutevole che da qualche tempo si manifesta anche sottoforma di Synthonia, rassegna itinerante – sempre centrata in Umbria – che cerca di unire luoghi suggestivi – per questa data l’Anfiteatro Romano di Terni – e sperimentazioni musicali che spaziano tra elettronica, ambient e jazz.

Tre addendi che, se sommati, non possono che portare a un nome nel 2023: James Holden. Il buon James, infatti, ci ha appena regalato l’ennesimo album delle meraviglie: “Imagine This Is A High Dimensional Space Of All Possibilities” (Border Community), un viaggio di dodici tracce da ascoltare tutto d’un fiato, che parte dal “giovane Holden” di metà anni Novanta che sognava nella sua camera di crescere in fretta per partecipare all’epopea rave britannica, per arrivare al compositore attuale, che ha contaminato la dimensione del ballo con il jazz cosmico e spirituale, la psichedelia e ogni forma possibile di world music. Dal vivo, non a caso, si presenterà in una formazione più ridotta rispetto alla versione full band del precedente album “The Animal Spirits” e sarà affiancato da percussioni, fiati e dai suoi inseparabili modulari.

Restando in tema manopole, non di minore interesse sarà l’altra portata principale della serata, Arushi Jain, che nel 2021 ha pubblicato uno degli album più belli di quell’annata: “Under The Lilac Sky” (Leaving Records), un matrimonio ideale tra la spiritualità indiana dei raga e la visionarietà kosmiche. Sul palco lei invece sarà da sola, armata di macchine e coadiuvata dalla sua incantevole voce. Apertura e chiusura affidata a una coppia di duetti in consolle: Ribes b2b Bonf, Juan Pedro b2b Orchestra Moderna.