In un periodo storico in cui spuntano distillerie di gin più che a Londra a inizio XX secolo, il rum si trova preso in mezzo tra la tradizione e la modernità. Essendo in assoluto tra i primi distillati che si sono aperti al mondo della mixology per la sua versatilità, nel corso degli anni ha respinto gli attacchi trasversali di chi lo vedeva un po’ démodé (le associazioni a prodotti discutibili non lo hanno aiutato) e nel mondo della distillazione hanno lavorato alla grande per garantirgli un posto d’onore in tutti i banconi.
Per chi avesse ancora dei dubbi, ShowRum rimane l’occasione migliore per aggiornarsi su tutte le novità dal mondo del rum: e “mondo” è un termine sempre più adatto, con espositori da cinque continenti e ben oltre i soli Caraibi, che rimangono pur sempre un porto sicuro. In un viaggio tra l’Indonesia e Mauritius, sulla direttiva dei Tropici si passa anche per il Brasile e la sua cachaça, con l’intermezzo delle masterclass. Vi mancherà soltanto il tiki bar della spiaggia dove rilassarvi, ma per la vostra gioia, potrete rimediare con l’ottima area cocktail, anche se dovrete fare a meno delle infradito. Che va bene l’ottobrata romana, ma il clima purtroppo non è ancora quello caraibico!
Scritto da Roberto Contini