Ad could not be loaded.

gio 19.12 2024

40 Anni del Castello di Rivoli

Dove

Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia, 10098 Rivoli

Quando

giovedì 19 dicembre 2024

Contatti

Sito web

Olafur Eliasson, your circumspection. Photo Paolo Pellion

Aprire i festeggiamenti sui 40 anni del Castello di Rivoli vuol dire in realtà festeggiare solo una parentesi della sua lunga vita. Una parentesi importante che ha messo in luce una forte volontà di riqualificare un luogo per mezzo dell’arte e della cultura. Un Castello per la precisione, che da sempre viene attraversato dalla storia del territorio diventando parte e simbolo delle diverse fasi storiche. Una storia così affascinante da avere le fattezze di un poema ma che per noi, oggi, inizia nel suo capitolo finale: quello che si apre nel 1984.

Per una volontà comune e condivisa, da parte di pubblico e privati, il Castello di Rivoli esce da lunghi restauri con le fattezze che tuttə consociamo: un’architettura non canonica che accoglie il suo passato e i suoi traumi e si fa bella di mancanze e cicatrici, splendendo dei suoi vuoti e i suoi sospesi.

Il passato e il presente si incontrano in questo anniversario sotto il titolo di Ouverture 2024, che cita intenzionalmente quello utilizzato per la mostra inaugurale del Castello di Rivoli, curata dal suo primo direttore Rudi Fuchs e aperta al pubblico il 19 dicembre 1984.

Pierre Huyghe, Antartica. Courtesy l’artista

Ouverture 2024, a cura di Marcella Beccaria e Francesco Manacorda, si concentra principalmente sulle opere della collezione prodotte a partire dagli anni 2000 – con alcuni prestiti che, come per Fuchs, sono aggiunte quali desiderata – per riaffermare l’essenziale focus sul contemporaneo dell’istituzione. Il progetto espositivo concepito per l’occasione si snoda attraverso i due piani aulici del Castello di Rivoli e ripercorre numerose urgenze che connotano la contemporaneità. Come nella versione originale, la mostra raccoglie voci che hanno profondamente segnato il discorso artistico, ed è ispirata da principi di inclusione, partecipazione sociale e culturale.

Lə artistə coinvoltə sono Maria Thereza Alves, Marwa Arsanios, Micol Assaël, Ed Atkins, Nairy Baghramian, Lothar Baumgarten, Anna Boghiguian, James Lee Byars, Jennifer Allora & Guillermo Calzadilla, Maurizio Cattelan, Cooking Sections, Roberto Cuoghi, Nicola De Maria, Olafur Eliasson, Sara Enrico, Lara Favaretto, Chiara Fumai, Mario García Torres, Robert Gober, Roni Horn, Pierre Huyghe, Ingela Ihrman, Anne Imhof, Zhanna Kadyrova, Sol LeWitt, Richard Long, Nalini Malani, Reinhard Mucha, Otobong Nkanga, Maria Nordman, Francis Offman, Michelangelo Pistoletto, Michael Rakowitz, Anri Sala, Hito Steyerl, Alexandra Sukhareva, Jenna Sutela, Alessandra Tesi, Adrián Villar Rojas, Lawrence Weiner, ciascunə per una capacità di affrontare temi del contemporaneo in modo puntuale e con visioni verso possibili futuri.

Accanto a questa grande mostra si apre Shade Between Rings of Air (Ombra tra anelli d’aria), 2003, di Gabriel Orozco (Xalapa, Messico, 1962). Entrata nelle Collezioni del Museo nel 2023 grazie a una generosa donazione dell’artista, l’opera è ispirata al capolavoro dell’architettura italiana La Pensilina, struttura realizzata nel 1952 da Carlo Scarpa.

Scritto da La Redazione