La soglia, termine di uno spazio e inizio di un altro, è un punto di passaggio, un luogo che separa e unisce i mondi nel mondo, uno spazio di possibilità prossime.
Cosa succede se tre danzatrici, Alice Raffaelli, Barbara Novati, Francesca Linnea Ugolini, abitano il confine tra gesto e suono, corpo e ascolto, memoria e presente, come se ogni movimento fosse una piccola porta che si apre e si chiude?
La scena si fa permeabile, il tempo si dilata, e Soglia prende forma come attraversamento continuo, dove l’azione si costruisce nell’attimo, in risposta alla musica dal vivo del trio Sentieri Selvaggi. Nella performance che Francesco Marilungo presenta a Esplorazioni, quarta edizione proposta al Volvo Studio da Triennale Milano, la danza diventa eco e contrappunto, uno scambio improvvisato che si nutre di relazioni. I costumi, a cura di Lessico Familiare, rafforzano la dimensione emotiva e transitoria trasformando lo spazio scenico in un archivio collettivo, tessuto di frammenti di storie.
Scritto da Emma Bartolini