Tra le frenesie nazionalistiche da Expo, non poteva mancare una mostra che celebrasse il Belpaese delle contraddizioni, degli eccessi armonici e delle equilibrate bellezze. Divisa in due sessioni raccoglie i punti di vista di fotografi nostrani (Inside) e internazionali (Out). Come in un gioco di specchi deformanti, emerge un ritratto poliedrico a metà tra una profonda introspezione e una frivola raccolta di cartoline ricordo. Offre un’immagine aperta a più interpretazioni: distorta o idealizzata, aulica e a volte cruda. In fondo ci racconta di un paese e del suo popolo “di poeti di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di navigatori di trasmigratori”.
Scritto da Giulio Serendippo Carra