Mosca-Petuškì

I 5 migliori caffè letterari di Milano

Cinque studenti della scuola di scrittura Belleville hanno recensito per Zero i cinque migliori caffè letterari di Milano

Scritto da Lucia Tozzi il 22 aprile 2017 Aggiornato il 29 maggio 2018

Una delle cose più belle di Milano è che, a dispetto degli e-books e di Amazon, nonostante l’incombenza dei punti vendita Feltrinelli e Mondadori e le storture dei grandi monopoli editoriali, nascono nuove librerie in ogni quartiere, specializzate ma anche in grado di trovare qualsiasi libro, umane e accoglienti, soprattutto colte. Dopo i dolorosi spostamenti della libreria Utopia, che avevano travagliato almeno tre generazioni di milanesi, conclusi con un ritorno in zona Garibaldi, hanno aperto librerie di grafica e illustrazione, di fumetti, di libri stranieri, di libri dedicati alla musica, insieme ad altre generaliste, tutte piene di attività, corsi, presentazioni, incontri. Evidentemente rispondono a un’esigenza di calore, di concentrazione, di interlocuzione da parte dei lettori, che non hanno voglia di sentirsi sempre come al supermercato, che gradiscono la selezione, la ricerca offerta dalla mente del libraio.
Una variante di questo mood sono quei posti che mischiano lettura e bar, libri e drink o caffè e qualche forma di alimento, che invitano le persone a comprare un libro per leggerlo seduti a un tavolino, oppure a ordinare un drink mentre si sceglie il romanzo da comprare, o a darsi appuntamento in un bar foderato di bellissimi libri invece che di improbabili muri scrostati alla finta bohème o di arredi frou frou o minimal pensati da interior designer di dubbio gusto. Sono tutti diversi: da Gogol&Company, in fondo a via Savona, che unisce una libreria fornitissima e cibo e birre di qualità, alla recente Verso, con la migliore selezione di case editrici indipendenti, che ha l’enorme merito di avere colonizzato un’area come le Colonne di San Lorenzo, apparentemente destinata a ospitare solo movida e negozi di jeans. La Librosteria in zona Sarpi, affacciata su uno dei pochi spazi aperti dell’area, che ha l’usato, o un misto di coworking-libreria-bar un po’ all’americana a Porta Romana, l’Open Milano. Oppure Volume, dove si suona ma si trovano libri e dischi da comprare, e molti altri.
Zero ha chiesto agli studenti della scuola di scrittura Belleville di sceglierne cinque, tra quelli che conoscevano e frequentavano, e di descriverli per i nostri lettori. Ecco i cinque testi.

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#divertirsiègiusto

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