La cosa incredibile di Milano è che, presa nel suo insieme, non è un granchè, ma pezzettino per pezzettino, si scopre un assembramento di luoghi sorprendenti. Parco Sempione ad esempio è un parco dal sapore magico, con architetture che spuntano tra viali ghiaiosi e alberi anzianotti dalle fronde orgogliose. Ha un sapore maestoso che si arricchisce di una costellazione di luoghi dedicati alle arti: dai linguaggi più storici a quelli più contemporanei, è tutto un passare di mostra in mostra.
Un sapore maestoso che si arricchisce di una costellazione di luoghi dedicati alle arti: dai linguaggi più storici a quelli più contemporanei, è tutto un passare di mostra in mostra.
Solo il Castello ha tra le sue mura un assortimento incredibile di musei, archivi e biblioteche: dall’installazione imperdibile dedicata alla mai finita Pietà Rondanini di Michelangelo, all’eclettico e sorprendente Museo degli Strumenti Musicali, dove sono racchiuse molte delle più importanti manifestazioni fisiche capaci di generare armonie.
Poco distante, sul fianco sinistro di Sempione si distende la Triennale, forse una delle più importanti istituzioni italiane attive oggi. Al suo centesimo compleanno sfoggia una maturità e una consapevolezza del suo tempo non indifferente, oltre che uno storico che si intreccia a tutte le eccellenze che hanno varato questa città nell’ultimo secolo: dal design all’arte, dalla fotografia all’architettura. Tutto intorno, quasi fossero un nucleo familiare, si trovano l’Archivio Agnetti, che accoglie il lavoro di una vita del poliedrico artista, scrittore e pensatore e la Fondazione Castiglioni, che oggi rischiamo di perdere, e che a sua volta si fa custode di un grandissimo ricercatore e designer di questa città. In questi luoghi si possono trovare tante cose di loro, quasi a sentire ancora il profumo dei loro pensieri. Un altro grande accentratore di situazioni legate alle arti e alla cultura è la Fondazione Stelline, un tempo casa per le orfanelle della città, oggi si mette a disposizione del pubblico con mostre e congressi. Se attraversiamo un paio di strade oltre l’orlo del Parco, arriviamo a Casa degli Artisti, altro luogo storico di Milano, punto di riferimento per gli artisti e le artiste che hanno solcato e trasformato la città, ha da poco riaperto dopo un grande restauro, tornando con un nuovo programma dedicato all’accoglienza delle arti.
Come dicevo, è un tour dal sapore un po’ magico, in ogni stagione accoglie sfumature diverse ma la poesia non viene mai a mancare. È quella parte di città che sorge nel suo cuore e che si è impregnata di storia, che trasporta tra le sue vie e le sue mura i sapori di altre epoche che Milano ha vissuto, senza sottrarsi al presente e all’evoluzione dei linguaggi creativi.
