Viso avvolto in un foglio di carta argentata ed alias intento a celare la terra natia (la Spagna), farebbero pensare a John Talabot come ad tipo indeciso. Quanto di più sbagliato perché dalla sua testa trasudano lucidità e sicurezza, le stesse con cui tratta l’instabile materia dell’house odierna. Basterebbe ascoltare “ƒIN” – ancora oggi suo unico album – puro concentrato di intime atmosfere malinconiche e passeggiate in spiaggia con beat balearici controvento e bagliori chill wave, oppure spingersi fino all’Apollo (che gli ricorderà sicuramente il nome di uno dei locali di Barcellona) e osservarlo in faccia con i propri occhi (la stagnola ormai l’ha lasciata a casa in cucina). State sereni che sicuramente non tornerete a casa scontenti.
Scritto da Everybody Hertz