Quella strana sensazione che accompagna sempre settembre, una sorta di epifania morbida, fatta di amici che si ritrovano, delle sere in cui si sta ancora bene fuori, del riprendere tutte le abitudini.
Sembra allora inevitabile ascoltare canzoni confortanti, di gente che ti racconta il “coming home”, e lo fa con tutto il calore di una musica soul come se ne faceva un tempo. E come mi piace immaginare si faccia ancora oggi, in angoli sperduti e un po’ polverosi del Texas, dove Leon è cresciuto. Questo misterioso afro americano (di lui infatti si sa pochissimo) che sembra vivere in un passato prossimo, stasera verserà miele sulle nostre anime: welcome home, better man.