Ora che le giornate di sole sembrano decise ad accompagnarci in maniera stabile, la possibilità che finiate in qualche giardino progettato da Raffaele de Vico è più che reale. Se infatti facessimo una mappa di Roma, sarebbe tutta un puntinato verde a segnalare l’intervento dell’architetto paesaggista romano – d’adozione. Da Piazza Mazzini a Villa Borghese, dal Monte dei Cocci ai Giardini dell’Eur, da Villa Celimontana a Ostia Antica, non c’è un luogo che a inizio Novecento non porti il segno suo e di quella scuola di paesaggisti di cui era parte insieme a Porcinai. Potete dunque decidere di riscoprirli con nonchalance percorrendo le invidiate ville oppure visitando la mostra, che ha comunque anche questo compito: riportare all’attenzione degli interventi ancora oggi decisivi, sottolineare il valore sociale dello spazio pubblico e affermare l’energia progettuale necessaria in ogni parte di città. Se ci sono luoghi in cui Roma sembra reggere il passo, sono proprio quelli sotto l’ombra dei pini.
Scritto da Emiliano Zandri