La lezione dell’utopia come pratica nell’architettura continua a godere di nuova salute ed energia e torna sempre più spesso a rivedere la luce in gallerie e musei, dopo anni di riposo forzato nei cassetti. In Austria l’ha adottata lo studio ASYNCHROME, utilizzandola come centrò di gravità dei propri lavori che uniscono architettura, arte e ricerca urbanistica. All’Ex Elettrofonica proporranno un lavoro su Roma, nato dopo un periodo di residenza in città, fatto di passeggiate dal centro alla periferia e di incontri con artisti, storici e curatori. Il disegno complessivo che emerge è quello di una città/caos, di un sistema pressoché distopico in cui l’intuizione umana si pone come grimaldello indispensabile per farsi strada. Mettere l’intuizione a servizio dell’utopia: potrebbe essere questa l’ultima arma a nostra disposizione per risollevare Roma?
Scritto da Nicola Gerundino