Assieme al gin, il rum è forse il distillato più strettamente associato alla mixology e al mondo del bartending: non che questo sia necessariamente un male, sia chiaro, ma per una settimana, grazie alla ShowRUM Cocktail Week, avremo modo di farci un’idea precisa del distillato di melassa anche per ciò che va al di là dei cocktail. La Week culminerà il 30 con il Festival vero e proprio, dove ci saranno quasi cento tra distillerie e distributori, con appassionati e anche meno esperti che potranno mettere da parte gli shottini a un euro di roba – che solo a chiamare rum tutto il Caribe potrebbe muoversi in assetto da guerra – e scoprire che i paesi produttori aumentano sempre di più, con prodotti di qualità sempre più notevoli. Svariando dai grandi classici di Cuba, Giamaica e “rhum agricoles”, fino ai prodotti delle minuscole Barbados o l’île Marie-Galante, per ventiquattro ore si potrà spaziare tra élévé sous bois e ron añejo, con masterclass, assaggi a non finire e l’immancabile angolo cocktail bar, possibilmente senza uomini sulla cassa del morto e le immancabili battute sui pirati.
Scritto da Roberto Contini