Buka è entrata in modo sorprendente nelle nostre abitudini notturne. Da fine settembre già per tre volte ci siamo diretti verso il club-non club cosmico di via Padova. Spesso quando subentra l’abitudinarietà le cose perdono un po’ il loro fascino ma ci siamo fatti sorprende dalla programmazione musicale che è andata dalla techno integralista ai suoni etnici contaminati del mondo. Stasera l’inaspettato arriva dal progetto di techno crucca Hardfloor di cui non si sentiva parlare da un po’ e che viene affiancato in questa Buka Prog da due novità: la prog psichedelica a tratti sperimentale di Not Waving e i suoni più viaggiosi e cosmici di Hypnoland. Mai abitudine come Buka è stata così piacevole.
Scritto da Ricky Ganascia