Ad could not be loaded.

mer 02.09 2015 – dom 10.01 2016

Giotto, l'Italia

Dove

Palazzo Reale di Milano
Piazza Duomo 12, 20122 Milano

Quando

mercoledì 02 settembre 2015 – domenica 10 gennaio 2016

Quanto

€ 12/10

Inizio degli anni 00, sveglia alle 6:30 per aspettare un treno nella stazione di un’anonima località della pianura Padana. Lezione di Storia dell’Arte alle 8:30 del mattino. Ho dimenticato il nome della docente, ma ricordo benissimo il sonno che mi prendeva, tra una diapositiva e l’altra, nel tepore del mio cappottino. Fino a quando, a un certo punto, spuntò lei, La Madonna di Borgo San Lorenzo, con quel ditino avvolto dalla mano di Gesù Bambino. E poi vennero tutti gli altri, dal Cristo in croce di Santa Maria Novella (un uomo mezzo morto) al ciclo delle storie di San Francesco: così dignitoso, una specie di mediatore culturale ante litteram. Con la sua pittura, Giotto ha superato la crisi dell’iconografia bizantina, passando dalla dimensione spirituale a quella fisica, da quella religiosa a quella della borghesia di allora. L’individuo è al centro dell’opera, collocato in un preciso contesto sociale, e ogni dettaglio contribuisce alla costruzione spaziale (benvenuta prospettiva!) La visione plastica è data dal chiaroscuro, il colore si spegne, subordinato al disegno, e sparisce la luce. Se tutto ciò vi pare poco è perché non avete cuore… In sostanza, se Cimabue aveva cercato di attualizzare i canoni bizantini, Giotto ha compiuto una piccola rivoluzione: ha liberato la borghesia dalla religione (e forse, paradossalmente, oltre ad aver aperto la strada alla pittura moderna, ha anche inventato che quella bizantina era astratta). Fino al 10 gennaio a Palazzo Reale, la mostra Giotto, l’Italia raccoglie 14 delle sue maggiori opere  – tra le quali il Polittico Stefaneschi, il Polittico di Bologna e il Polittico di Badia – più una segreta. Una mostra che tutti dovrebbero vedere perché se oggi siamo borghesi con più dignità è merito di Giotto, mica di Banksy.

Scritto da Laura Nozza