Alla Varsi arriva una collettiva con opere fotografiche realizzate da Canemorto, Servadio, Alberto Brunello, Mik Boiter, Elie Carp e Milan Jasper durante una residenza artistica in Belgio e presentate lo scorso aprile da Encore, il project space della Alice Gallery di Bruxelles.
Romanzando l’esperienza di un gioco di ritagli e oggetti sovrapposti che segue le regole base del DIY e della fotochimica, ne esce un racconto per gli amanti del new weird:
Durante le due settimane di residenza condivisa, un casale isolato nella macchia belga viene trasformato in un laboratorio. Dalle camere oscure escono innesti tra fotografia, incisione e pittura ottenuti utilizzando strumenti primordiali e tecniche trasversali. L’intento sembra essere quello di liberare fisicamente le immagini dalla ripetizione attraverso la manipolazione dei processi di stampa e interventi diretti sui negativi. È creazione istintiva, che privilegia la naturale imperfezione delle cose e restituisce materia tattile e brutale. Pare che ai ragazzi piaccia parecchio il nero, i vecchi oggetti da baule impolverato e sicuramente il rumore.
La carta fotografica è impregnata di luce. La stanza è buia, l’odore forte.
El Coco appare in un’attesa che lentamente rivela la sua forma, l’impronta della sua ombra.
Eccolo.
Scritto da Vanessa Pinzoni