Spazi lunari e suoni terrestri, techno scura e house appagante. Nostalgia di una casa dove forse non hai mai messo piede, se non nei tuoi incubi. Matrixxman è l’uomo grazie al quale la musica da club ha oltrepassato il concetto di genere per sconfinare in quello di esperienza, facendosi corpo liquido al tatto. Ha messo prima di tutti le mani sul fenomeno queer rap firmando i successi di Le1f e Mikky Blanco, e ora ci travolge tra le pareti buie de Le Cannibale Club con le sue sonorità cervellotiche e senza scheletro. Lascia che ti accompagniamo nel futuro. O più semplicemente a fare un giro a San Francisco.
Scritto da Irene Papa