Un umorismo di natura eccentrica, quello che fa di Stimmung un’opera semiseria, con quel suo gioco al raddoppio di voci e di suoni interni alle voci stesse, diplofonie emesse da un’accolita di divinità estinte o persistenti riunite in coro, da Osiride a Jesus, da Allah a Poseidon, figure d’un misticismo buffo alle prese con la sintonizzazione corale. Un cerchio magico dotato di polifonia ritmica in graduale trasformazione, come per gli ensemble medievali composti da donne e bambini, scalando vette inaudite, verso lidi di delirante profondità sonora. Con il suo teatro di voci, riuscirà Voxnova Italia a condurci nell’alto dei cieli, fino a farci conoscere Mary Bauermeister, la donna che fece diventare anche per Stockhausen il ’68 un anno speciale?
Scritto da Salvatore Insana