“Il cielo non è un fondale” è un’esperienza personale: più che uno spettacolo, un sogno in cui gli attori guidano il pubblico, con una scrittura e una partitura verbale di elevata abilità compositiva, attraverso i dubbi, le paure, i pregiudizi, i sensi di fallimento e i bisogni d’amore che accomunano i sognatori sopra e fuori dal palco.
Mentre ci lasciamo immergere dalle domande di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, ci troviamo a scandagliare un fondale scuro e sempre più freddo, quello del nostro io, quello dell’emarginazione. L’unico punto di riferimento in questa discesa verso se stessi sarà un termosifone bianco, in grado di irradiare calore e colore sulla scena, sulla solitudine del mondo, sulle parole che non si ha il coraggio di pronunciare, illuminando e donandoci una nuova capacità di sguardo, su noi stessi e sugli altri.
Scritto da Andrea Di Corrado