In oltre cinquant’anni di carriera, il coreografo americano William Forsythe ne ha fatte veramente tante di sperimentazioni: ha creato installazioni, videocoreografie, spettacoli seriali ad alto impatto tecnologico, regalandoci non pochi capolavori!
Ora, alla soglia dei settanta, dopo una lunga assenza dalle scene romane, torna con uno spettacolo ancora nuovo e inaspettato, il cui titolo va preso molto sul serio: per “A Quiet Evening of Dance”, Forsythe ha infatti immaginato qualcosa di simile a una serata di musica da camera. Una colonna sonora che spazia dal cinguettio degli uccelli, alle note di Rameau, alla musica di Morton Feldman, al silenzio. E su questo eterogeneo sfondo musicale, un’altrettanto eterogenea varietà di stili di danza: hip hop, balletto classico, danza barocca e postmoderna.
Scritto da Bruna Monaco