A giudicare dalle foto di scena, che ci mostrano uno studio di registrazione con tanto di microfoni, desk e uno schermo gigante sullo sfondo, potremmo credere che anche Thomas Ostermeier abbia deciso di cimentarsi nel genere del teatro documentario, di cui negli ultimi anni si son visti tanti begli esempi – da Milo Rau più volte ospite al Romeaueropa, a Lola Arias che pure l’anno scorso ha portato al ReF il suo bel “Minefield”.
E invece no: gli ingredienti sono gli stessi, ma anche questa volta quello di Ostermeier è teatro vero, cioè finzione pura. Teatro realista e non teatro-realtà. “Ritorno a Reims” è la versione italiana dell’adattamento teatrale del libro del sociologo francese Didier Eribon, uno spettacolo che parla di passato e identità, una riflessione sulla politica internazionale e nazionale.
Scritto da Bruna Monaco