Aphex Twin a Mestrue. E basta no? Che c’è da aggiungere? Anche nel contesto di un festival delle dimensioni dell’Home, che comunque sembra anche in espansione, la notizia è Aphex, il resto è condimento. Di carne al fuoco ce ne sarebbe molta: per le heads che orgasmano sui tecnicismi di Richard D. James nomi come Jon Hopkins o Modeselektor sono invitanti; per trap kids e b-boys oltre a Young Thug e Pusha-T c’è un’ampia scelta di Tedua, Sick Luke, Noyz Narcos, Priestess, Gue Pequeno ma soprattutto Massimo Pericolo e Speranza; per i nostalgici dell’indiewavemajor di 15 anni fa ci sono Bloc Party, Editors, Vaccines; per lo zoccolo duro del reggae i soliti Alborosie, Mellow Mood, Ska-J; Moodymann? Gli si vuole bene; Elettra Lamborghini? Speriamo esca una Pem Pem anche quest’estate; nuovo italo pop? Ci ho anche quello; mi hanno detto che ci sono anche quelli usciti dai talent, ma non chiedetemi i nomi please. Impossibile citare tutti e assai arduo unire i puntini in questa scorpacciata generalista. Però Aphex, e quindi si surfa su tutto come sulle sine waves. Nella speranza che sconvolga anche qui qualcuno come fece con la famosa ciofane youtuber al Coachella…
Scritto da Gregorio Verdi