From Brooklyn in the name of love, Tony Humphries è semplicemente personificazione ed allo stesso tempo sublimazione del concetto stesso di house music. Trentacinque anni di carriera sono tanti, a maggior ragione se li vivi immerso completamente nell’aura della dance music. La fiamma della passione non si è mai attenuata: la senti, la percepisci in ogni esibizione firmata dal dj statunitense, da sempre incastonato nell’Olimpo della cultura house al pari di Frankie Knuckles, David Morales e Little Louie Vega.
Salopette d’ordinanza, borsa dei dischi e via, in giro per il globo, esportando il suono della Grande Mela, quello degli show su Kiss FM e dei leggendari sabati del Club Zanzibar, che ha influenzato intere generazioni di amanti della festa.
Assistere ad un’esibizione di Tony Humphries sarà sempre qualcosa di più dei classici “quattro salti” del sabato sera: un viaggio profondo e variegato nella storia di un genere musicale che parla al cuore di un’amore puro, quello per il groove e per la libertà in senso universale, che merita di essere vissuto intensamente ogni volta possibile.
Saranno le nostre anime, all’unisono, ad illuminare le mura del Tunnel.
Scritto da Andrea Vecchione