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sab 23.11 2019

Varvara 2019

Dove

Bunker
Via Nicolò Paganini 1, 10154 Torino

Quando

sabato 23 novembre 2019
H 21:00 - 05:00

Quanto

€ 10

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  • A German Love

    Ancient Methods

  • Ziad Jarrah Studied Mathematics

    Vatican Shadow

  • Introducing the Lincoln MKC

    Drekka

Courtesy of Spotify™

Varvara è sempre stato più un esorcismo collettivo che un festival in senso stretto. Data la mia fascinazione per i dettagli macabri, mi è sempre piaciuta considerarla la festa durante la quale, secondo la leggenda, il fantasma della principessa Varvara trovava la colonna sonora adatta per gettarsi alle spalle il ricordo di un dramma personale e perdersi nel flusso d’estasi della musica. Quest’anno sarà costretta ad abbandonare la tanto amata – da lei, da noi, da tutti – location dell’ex cimitero di San Pietro in Vincoli, per una notte in libera uscita al Bunker, comunque decisamente adatto alla sua playlist in bilico tra clubbing di matrice techno e sperimentazioni noise-industrial.

Per farla sentire un po’ a casa, il direttore artistico Alessandro Gambo – ovviamente anche in consolle, per la chiusura – ha chiamato due amici di vecchia data come Vatican Shadow e Ancient Method: il primo col live, il secondo in dj set, entrambi tendenzialmente non fanno prigionieri dietro al banco. Anche Ramona Ponzini & Rpm Watts li abbiamo già visti da queste parti, quando scossero le colonne delle OGR nell’orbita del progetto “Dancing is what we make of falling”. Se da A Hand ci aspettiamo una selezione in linea con la poetica della sua label Detail Sound, cosa ci riserverà in sede live “Snare Drum Exorcism”, ovvero il progetto solista di un batterista schiacciasassi come Franz Valente del Teatro degli Orrori/One Dimensional Man?

Infine, massima allerta e curiosità per un performer imprevedibile come Drekka: Michael Anderson viene niente meno che dall’Indiana e si porta dietro un mixer pieno di zeppo di effettistica decisamente particolare (campanelle utilizzate come pendagli e oggetti assortiti di bigiotteria) che utlizza per plasmare in maniera molto concreta le sue composizioni drone-folk dall’eco sinistra. Insomma, il solito affresco infernale di suoni e corpi nel quale ci piace sguazzare. Subito viene in mente “The Fall of Jericho” con tutta la simbologia apocalittica ricorrente nelle produzioni del già citato Ancient Method: e allora squillino le trombe, Varvara è tornata!

Scritto da Lorenzo Giannetti