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gio 26.03 2020 – sab 28.03 2020

Manifesto

Quando

giovedì 26 marzo 2020 – sabato 28 marzo 2020

Quanto

€ 25 (abbonamento)

Contatti

Sito web

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  • TALK

    72-Hour Post Fight

  • Lucid

    Kelly Lee Owens

  • Hey Now (When I Give You All My Lovin')

    Romare

  • Eleven

    Christian Löffler

Courtesy of Spotify™

Chi nel Belpaese ha un bel po’ di musica che gli scorre nelle vene incappa spesso in depressioni e scoramenti da sala semi vuota: “Ma perché ‘sta roba non viene ascoltata da nessuno?”, “Siamo sempre i soliti dieci…”, “Ma i giovani che musica sentono?”, “Si vede che sto diventando vecchio/a…”. Il catalogo è vasto e alzi la mano chi non ci si è mai ritrovato a pronunciare queste frasi.

Ultimamente, però, sta accadendo qualcosa di diverso e chi scrive, in prima persona si è ritrovato a dover fronteggiare situazioni “paradossali” di semi sold out. Sarà una fenomeno passeggero, sarà moda e hype, ma l’onda lunga che da Usa e Inghilterra ha portato alle nostre orecchie decine di nuove formazioni che si muovono lungo orbite black – jazz, afro, r’n’b, soul, funh – è stata un vero toccasana che ha riconnesso tantissime persone alla musica bella, suonata e suonata bene.

E, come è doveroso per un festival che ha la “Tradizione Contemporanea” nel proprio DNA, in questa edizione 2020 di Manifesto coglieremo i frutti di queste circumnavigazioni sonore. In prima linea dunque i 72-HOUR POST FIGHT, campioncini del nu jazz nostrano e in scuderia La Tampesta, cui segue un interessantissimo showcase della Hyperjazz, etichetta con base a Roma che invece si muove su territori più contaminati, dove il jazz si sposa con l’elettronica il global bass, e porterà in rassegna Go Dugong, Machweo e Phresoul.

Altri artisti che vi consigliamo di segnare con il circoletto rosso: LAFAWNDAH, r’n’b ipercontemporaneo in chiave Warp; Romare, in versione dj party oriented; Koralle, progetto abstract hip hop di Godblesscomputers; Kelly Lee Owens, anche lei in modalità dj, in attesa che quest’anno bissi il successo del suo album omonimo d’esordio. Chiudono il cartellone l’emo-trip elettronico di Christian Löffler, Lucia Manca e un secret guest che, grantiamo, vi farà scapocciare come non mai.

Scritto da Nicola Gerundino