25° edizione della Mostra Internazionale di video e cinema oltre: il meglio della produzione e sperimentazione audiovisiva internazionale, con una selezione di 37 opere provenienti da tutto il mondo.
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Pochi giorni fa rispolveravamo i nostri ricordi e con essi la DeLorean di Ritorno al futuro; oggi potremmo restare incantati da Kaper e Szuszies, intenzionati più che mai a riportarci nel passato con Berlin East Side Gallery. I due registi tedeschi raccontano la cronaca di quel pezzo di muro che si erge gigantesco sulla vecchia linea di confine, circondato da ampi spazi vuoti e magnificamente lavorato da quei centodiciotto street artist che hanno impresso su di lui l’immagine stessa del tempo e della memoria. Un pezzo di arte contemporanea, che lega presente, passato e futuro. Questa è solo la prima delle sorprese di Invideo, che torna più grandiosa che mai e propone le opere di due incredibili pionieri dell’arte visiva. Jacques Perconte elogia la sperimentazione, le fluidità delle forme e i colori, in un tuffo dentro una terra fatta di tessuti permeabili, dove uomo, macchina e natura si sfidano in immagini che danno le vertigini e Alain Escalle con il suo Da Vinci Project evoca il momento preciso in cui la conoscenza ha fatto ritorno in Europa, in un diario visivo quasi fiabesco. Nuovo teatro in Kosovo di Anna Maria Monteverdi invece si dedica a Neziraj, un autore cui piace definirsi in tempo di guerra. L’umorismo e la comicità sono armi fenomenali per distruggere senza indugio ogni cliché, soprattutto quando si è capaci di intravedere un pezzo di realtà.