Gli esponenti più inaspettati della ricerca italiana e internazionale nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale, della performance art e della musica elettronica si danno appuntamento, live (all’Arena San Domenico, negli spazi antistanti i prestigiosi Musei San Domenico di Forlì) e online alla quinta edizione della manifestazione curata da Vertov Project.
Alcune anticipazioni, dal programma della quinta edizione.
Si parte la mattina di venerdì 4 settembre con un incontro sulla videoarte italiana, fruibile gratuitamente sia dal vivo negli spazi di EXATR a Forlì che in streaming, per approfondire i nuovi linguaggi prodotti nel nostro paese, con la presenza di critici e docenti universitari. Nella medesima doppia modalità sarà possibile partecipare venerdì 11 settembre pomeriggio alla presentazione della recentissima Antologia critica della videoarte italiana 2010-2020 di Piero Deggiovanni e sabato 12 settembre pomeriggio a una conversazione con vari direttori di riviste per ragionare insieme su come raccontare l’arte contemporanea in epoca (post) Covid.
Dall’11 al 13 settembre, date centrali del Festival, avrà luogo una doppia programmazione parallela: online una ricca e proteiforme scelta di video opere internazionali e, dal vivo, tre sere di eventi realizzati negli spazi dell’Arena San Domenico di Forlì.
A far da anello di congiunzione tra questi due modi/mondi sarà, venerdì 11 settembre alle ore 20.30, una performance realizzata in diretta, ma fruibile solamente online, di Mara Oscar Cassiani, artista italiana che lavora nell’ambito della coreografia e dei nuovi media (già ospite, tra l’altro, della Quadriennale d’Arte di Roma e dell’autorevole Romaeuropa Festival).
Nelle tre serate -in programma nel nuovo spazio messo a disposizione dal Comune di Forlì– altrettanti live, molto diversi tra di loro, che vedranno alternarsi artisti di fama nazionale ed internazionale: una performance a cura del visual designer Kanaka insieme alla contrabbassista Caterina Palazzi (venerdì 11 settembre); l’audio-visual concert di Salvatore Insana con E-Cor Ensemble (sabato 12 settembre) e Archive Works con cui il percussionista e ricercatore sonoro Enrico Malatesta chiuderà l’edizione 2020 di Ibrida insieme all’artista spagnolo Carlos Casas (domenica 13 settembre). Tutti i live saranno preceduti da proiezioni di videoarte, selezionate dai diversi curatori delle sezioni del Festival.
Scritto da L.R.