Ad could not be loaded.

dom 06.09 2020

Gianluca Petrella Trio

Dove

La Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina 55, 00154 Roma

Quando

domenica 06 settembre 2020
H 21:00

Quanto

€ 10

Organizzatore

CdJ reloaded + Una Striscia di Terra Feconda

Foto di Roberto Cifarelli

0:00
0:00
  • New World Shuffle

    Gianluca Petrella

  • Free Your Mind

    Gianluca Petrella

  • Infinity

    Gianluca Petrella

Courtesy of Spotify™

Doppio concerto questa sera alla Casa del Jazz nell’ambito di “Una Striscia di Terra Feconda”, il festival franco – italiano di jazz e musiche improvvisate diretto da Paolo Damiani e Armand Meignan, giunto nel 2020 alla sua ventitreesima edizione. Concerto che sarà preceduto da uno spettacolo mattutino dedicato ai bambini che, sempre nel parco di Viale di Porta Ardeatina, vedrà la fisarmonica di Vincent Peirani, bravissimo interprete visto più volte sui palchi romani, accompagnare la voce di Serena Fisseau. Ad aprire la serata, invece, sarà “Continuum & Singularity”, la Residenza d’Artista di quest’anno che, diretta dal contrabbassista e compositore Joachim Florent, vedrà confrontarsi con composizioni originali quattro musicisti scelti tramite bando nazionale emanato dal Midj, associazione di musicisti jazz: Anaïs Drago al violino, Livio Bartolo e Francesco Fiorenzani alla chitarra e Francesca Remigi alla batteria.

Ma il punto di forza della serata è senza dubbio l’appuntamento con il trio di Gianluca Petrella, musicista che abbiamo incontrato su questo stesso palco poco meno di due mesi fa alla guida della Cosmic Renaissance. La formazione di questa sera vedrà accanto al trombone di Petrella il sax del francese Thomas De Pourquery e il magico vibrafono di Pasquale Mirra. Un trio inedito che, per certi versi, potrà proseguire il discorso iniziato dalla Cosmic Renaissance, accompagnandoci ancora una volta verso coordinate intergalattiche in un viaggio spaziale illuminato dal nume tutelare che risponde al nome di Sun Ra.

Come Petrella, infatti, anche De Pourquery, con i suoi Supersonic, ha sempre omaggiato il maestro dell’afrofuturismo giunto da Saturno, dando alla sua band il nome di un album dell’Arkestra datato 1957 e debuttando con il suo sestetto nel 2014 proprio con “Supersonic Play Sun Ra”. Il viaggio interdimensionale è assicurato.

Scritto da Carlo Cimmino