Su un dizionario dei sinonimi musicalmente aggiornato, alle voci Marcel Dettmann e Ben Klock troviamo le parole “techno berlinese” e “Berghain”. Resident storici dell’ex centrale elettrica più famosa d’Europa – proprio di Dettmann è il secondo mix album “Berghain 02” – e innovatori europei del suono di Detroit nella sua forma più nuda e cruda, oggi se la cavano benissimo anche fuori casa. Da quando la Ostgut Ton (la label del Berghain) li ha lanciati, infatti, sono più in giro per il mondo (e spesso in Italia) che a Berlino. E, oltre alle produzioni con l’etichetta madre, entrambi hanno trovato il tempo per sviluppare attività parallele con progetti propri. Ben ha fondato la sua label Klockworks, sintesi di un suono sporco e ruvido che richiama le origini della techno, mentre Marcel (che è anche papà) con la MDR (Marcel Dettmann Records) si è creato una piattaforma attraverso la quale potersi cimentare con le sperimentazioni e dare spazio alla musica prodotta dagli amici. È un grande umanista, Dettmann. Basti vederlo nei suoi “set de force” di 12 ore in staffetta con Klock: puro amore per il genere umano.