È questa una mostra del tutto particolare, sia per il luogo che la ospita, lo splendido cinquecentesco Palazzo Boncompagni con i suoi affreschi e la straordinaria scala a chiocciola del Vignola, sia per l’inedito rapporto che si è creato tra il Palazzo di Papa Gregorio XIII, la sua stessa figura di grande innovatore, e Michelangelo Pistoletto, uno dei massimi artisti contemporanei. È lo straordinario incontro fra due uomini che in tempi diversi e in vesti diverse, hanno affrontato, riflettuto e praticato alcuni temi portanti dell’umanità. Così avviene che i cinque secoli che li separano, si annullino davanti alle opere di Pistoletto artista contemporaneo, in stretto dialogo con gli affreschi e le stanze di un luogo che fu punto di incontro, fucina di idee, di soluzioni e di risoluzioni. “Cambiamento” è la parola chiave per comprendere questa mostra, che mette in collegamento due figure così distanti tra loro, nel tempo e nello spazio, ma che nutrono una ferma convinzione nel concetto di “innovazione”. In questa fase così cruciale di crisi pandemica la mostra Gregorio XIII e Michelangelo Pistoletto dal Rinascimento alla Rinascita, ben simboleggia il tema del “nuovo” e del rinnovamento.
Attraverso le 11 opere esposte – che, si può dire, “abitano” questi luoghi colloquiando e rispecchiandosi nel pensiero di chi le realizzò – la mostra propone una sorta di fil rouge dell’arte di Michelangelo Pistoletto, dalle superfici specchianti degli anni ’60 – virtuali limen tra rappresentazione e realtà, tra fisico e immateriale, tra natura e cultura – che parlano di partecipazione, di inclusione, e il Terzo Paradiso protagonista del lavoro artistico di Pistoletto degli ultimi decenni, ospitato nella ampia loggia d’ingresso di Palazzo Boncompagni e su cui l’artista ha fondato la sua complessa concezione filosofico-sociale sul tema della conciliazione tra estremi bipolari – natura/cultura, io/tu, naturale/artificiale – che diviene percorribile nel terzo cerchio centrale che si interpone tra i due cerchi contrapposti, creando una nuova condizione di vita sostenibile per l’uomo e il pianeta.
Delle 11 opere, 2 sono quelle inedite (1 installazione e 1 site specific) che l’artista dedica al luogo, un omaggio postumo ma vivo a Gregorio XIII. Un omaggio alla città di Bologna, dove Pistoletto è stato sempre accolto con molto calore e interesse. E infine, un omaggio ai cittadini di questa terra, in questo momento così cupo che solo la creatività collettiva potrà illuminare.
Mostra personale a cura di Silvia Evangelisti.
Orari di apertura e prenotazioni:
La mostra è visitabile su prenotazione nei seguenti giorni e orari:
– dal martedì alla domenica h 10-13 e 14-19 (chiuso lunedì e festivi)
– nel mese di agosto h 10-13
Prenotazione obbligatoria sul sito www.pistoletto.palazzoboncompagni.it oppure a info@palazzoboncompagni.it.
Scritto da L.R.