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sab 09.10 2021

topi_or_not_topi

Dove

Campiello dei Calegheri
Campiello dei Calegheri 2569, 30124 Venezia

Quando

sabato 09 ottobre 2021
H 00:00 - 00:00

Quanto

free

Contatti

+39 3492740833

Organizzatore

Mel Marcondes

Il bacillo della peste non muore o scompare per sempre, perché può rimanere addormentato per decenni nei mobili e nella biancheria, può attendere pazientemente in stanze, cantine, in tronchi, fazzoletti e scartoffie e, forse, sarebbe arrivato il giorno in cui, per la sventura e l’insegnamento degli umani, la peste avrebbe svegliato i suoi topi e li avrebbe mandati a morire in una città felice.
Albert Camus

In un futuro post-apocalittico, cosa accadrebbe alla vita se gli umani scomparissero? Dopotutto, è probabile che la nostra specie si estingua molto prima che il sole si trasformi in una gigantesca palla rossa e spazzi via ogni creatura vivente sulla faccia della Terra. Il collasso ambientale che stiamo attraversando potrebbe portare gli esseri umani al proprio annientamento.
Saremmo noi i primi responsabili della nostra stessa scomparsa? Nell’attuale scenario pandemico, la fragilità umana e la piccolezza infinita sono più evidenti che mai.

Solo l’Antropofagia ci unisce. Socialmente. Economicamente. Filosoficamente. Sola legge del mondo. Espressione mascherata di tutti gli individualismi, di tutti i collettivismi. Di tutte le religione. Di tutti i trattati di pace. Tupi or not tupi, that is the question.
Manifesto Antropófago di Oswald de Andrade

Gli esseri umani si estinguono e la domanda è: cosa verrà dopo? Prendendo in prestito la frase da Oswald, che l’ha parafrasata
da Shakespeare, arriviamo a mostra to_pi o not to_pi. In una possibile distopia futura, sembra che i topi siano fra tutte le creature
che probabilmente si adatteranno al nuovo pianeta Terra e conquisteranno il mondo.

Questo concetto non è né recente né unico. Tutti i nati negli anni ‘90 conoscono i piani miracolosi di Il Mignolo col Prof per
conquistare il mondo. Il biologo polacco Jan Zalasiewicz nel suo libro The Earth After Us afferma che gli animali più adatti a prendere il controllo dopo la nostra partenza sono i topi e questo è dovuto a una serie di fattori diversi. L’evoluzione non favorisce di per sé l’intelligenza, a meno che non porti a un livello più alto di sopravvivenza e riproduzione.

In un mondo in cui le mostre sono sempre più inclusivi, interdisciplinari e aperte all’altro, tu_pi or not to_pi si prende gioco di queste tematiche di possibili futuri utopici che appaiono sempre più ripetitivi. Perché non dedicare, in un tentativo quasi “transumano”, non nel senso dell’utilizzo della tecnologia come dispositivo, una mostra a questi roditori che regneranno nel nostro spazio? La mostra contala partecipazione di 35 artisti, di cui la maggior parte vive a Venezia. Più di 90 piccoli oggetti d’arte indossabili saranno esposti nella capanna porta d’acqua di un antico palazzo veneziano. Le opere saranno esposte ad un’altezza di 15 cm dal pavimento, nel tentativo di “dialogare” con gli animali che domineranno il nostro spazio. In questo modo, la mostra riconosce e include le storie dei ratti su un piano di parità con gli umani. L’arte si basa su chi domina e su chi invade, tale invasione è finita e saremo dominati dai nostri difetti e quindi estinti in un banchetto di noi stessi.

Scritto da Mel Marcondes