Se fosse un regista inventerebbe i mondi a metà tra fantascienza e horror di John Carpenter. Se fosse nato a Düsseldorf sarebbe stato il quinto dei Kraftwerk. Se fosse uno scrittore creerebbe il cyberpunk di William Gibson. Lui in realtà è Anthony Rother, producer e dj, e non è un caso che le sue produzioni siano una miscela di electro-techno, corroborata da vocoder cyborg e da hardware interstellari. Tracce come Säuger (mammifero) e Photosyntese parlano chiaro: per Rother la musica è il medium più idoneo per creare universi paralleli dove tutte le specie di vita sono libere di ballare sempre.
Scritto da Luisa Indelicato