Ad could not be loaded.

mar 09.11 2021

AIXA Special

Dove

MEET
Viale Vittorio Veneto 2, Milano

Quando

martedì 09 novembre 2021
H 18:30 - 21:00

Quanto

free

Contatti

Sito web

Nella quarta edizione di AIXA – l’Artificial Intelligence Expo of Application, oltre ai consueti panel con professionisti del settore, imprenditori, ricercatori, futuristi dell’intelligenza artificiale, la novità è AIXA Special, l’evento al MEET Digital Cutlure Center dedicato all’impatto culturale dell’alleanza AI-umani guardata attraverso il ritmo. Ci saranno Holly Herndon, Lorenzo Senni, MACE e Bruno Zamborlin, in una deep conversation con Carlo Antonelli (qui il link per iscriversi). Tutti i presenti hanno avuto a che fare con le intelligenze artificiali rispetto alla produzione musicale. La Herndon è un’artista che produce i propri album affiancata da AI; Senni è un musicista sperimentale – responsabile di alcune pubblicazioni piuttosto innovative nell’ambito –, pubblicato da Warp Records e inventore di uno stile: pointillistic, che destruttura e smembra pressoché ogni ritmo. Zamborlin, ricercatore e maestro delle AI, è definibile come l’artista che ha fatto suonare tutto quello che gli si parava nei dintorni grazie a Mogees, un’applicazione del 2012 che trasformava ogni piccola vibrazione in musica, lasciando la sensazione costante che quei suoni che fanno le Pulsar nello spazio profondo siano anche qualità dei palloncini gonfiabili. E poi c’è MACE, che lo conoscono tutti e ha bisogno di poche presentazioni.

Si parlerà delle contaminazioni tra musica e tecnologia, e proprio perché in fondo la musica è forse l’ambito creativo più poroso e plastico all’innovazione tecnologica, all’uso di algoritmi, al piegamento che fanno gli strumenti e i codici quando vengono a contatto con una pratica compositiva. Sempre lì, al Meet, ci sarà anche l’installazione site-specific Renaissance Dreams del celebre media-artist Refik Anadol. Un lavoro che restituisce la vertiginosa produzione culturale (pittorica, testuale, scultorea e via via) tra il XIV e il XVII secolo in Italia: qualcosa come un milione di immagini in una passeggiata programmata da algoritmi, una promenade virtuale in una storia riletta e tradotta da codici.

Scritto da Piergiorgio Caserini