Alla Galleria A plus A si inaugura idealmente il 2022 con la prima personale in Italia di Roy Claire Potter, artista inglese che per l’occasione ha realizzato una serie inedita di oltre cento disegni. Le sue figure coloratissime, di grande e piccolo formato, realizzate su plastica, polietilene biodegradabile e carta sono protagoniste di un’immersiva installazione che si articola in tutte le sale della galleria.
“Death to all pigs who enter here!” unisce storie della brughiera del West Yorkshire lette nelle pergamene di corte medievali con le influenze cinematografiche e letterarie dell’artista, dal film cult inglese “Threads” (1984, dir. Mick Jackson), in cui si racconta la vita quotidiana di due famiglie inglesi durante un possibile inverno nucleare, a “The Butcher Boy” (1992), romanzo dell’irlandese Pat McCab, nel quale Francie Brady, lo sfortunato giovane protagonista, coltiva una violenta ed esilarante vita di fantasia nel tentativo di sopravvivere a una frustrante esclusione sociale: si tratta in questo caso di un riferimento chiave in tutta la pratica di Roy Claire Potter e che ispira anche il titolo di questa mostra.
Eventi violenti, esistenze travagliate, personaggi: queste suggestioni a Venezia sono esposti in una dimensione teatrale, in un mondo fittizio, dove il visitatore si confronta con un’invadente struttura tubolare alternata a ripari precari che dal soffitto scendono fino al pavimento ostruendo la vista e il movimento.
Numerosi piccoli disegni su carta fotografica mostrano piante e elementi animali, zoccoli, maiali arrabbiati e poi sorridenti, figure colorate che sembrano pastori sperduti o tristi ospiti di una festa in maschera. Personaggi di un mazzo di carte o di un album di
famiglia, un’ingenua tassonomia di dettagli di questa scenografia che può essere vista e inventata infinite volte da qualsiasi cosa o chiunque si addentri in questo percorso di storie forse già avvenute o che accadranno non appena si distoglierà lo sguardo.
Scritto da Redazione Venezia