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sab 19.03 2022

Federica Michisanti

Dove

La Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina 55, 00154 Roma

Quando

sabato 19 marzo 2022
H 21:00

Quanto

€ 10

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Il contrabbasso è donna. Un’affermazione che fino a pochi anni fa avrebbe scandalizzato i puristi, da sempre più inclini a vedere il violoncello come strumento più adatto al fisico femminile, e fatto sorridere l’ascoltatore casuale. Certo, eccezioni ci sono sempre state, basti pensare all’ormai settantenne Joëlle Léandre, una grandissima interprete dello strumento, capace di muoversi in agilità dall’improvvisazione alla musica contemporanea, ma è nell’ultimo decennio che sembra esserci stato un diverso approccio, quasi a voler dire: ma perché dobbiamo farci spaventare da questo oggetto massiccio e poco maneggevole? Ecco quindi, per fare i primi nomi che mi vengono in mente: Linda Oh, di origini cinesi, ma presenza ormai costante della scena newyorkese, vista più volte anche a Roma, ultimamente nel trio di Vijay Iyer, e Lisa Mezzacappa, attiva nell’area di San Francisco, compositrice che ha diviso il palco, fra gli altri, con Fred Frith ed è venuta più volte ad animare le intime serate musicali del Blutopia.

E cosa succede in Italia? Fisici spesso minuti, fascino da vendere, tecnica sopraffina, anche nel Bel Paese giovani contrabbassiste non mancano, basti pensare a Rosa Brunello, Caterina Palazzi e Federica Michisanti. Musicista ormai affermata, già vincitrice del Top Jazz 2018, referendum annuale indetto dalla rivista Musica Jazz, e nel 2019 del premio SIAE, Federica la abbiamo vista la scorsa estate sul palco della Casa del Jazz, prima nel quartetto guidato da Franco D’Andrea e Dave Douglas, poi a dirigere l’ensemble che aveva già debuttato l’anno precedente al Museo Archeologico di Palestrina, una versione allargata del suo Horn Trio con un grande del clarinetto come ospite speciale: Louis Sclavis. Questa sera torna con il suo gruppo storico Trioness, formazione attiva sin dal 2012 e ormai diventata un progetto aperto, che oggi vede al suo fianco Simone Maggio, inseparabile compagno di avventura, al pianoforte ed il musicista svizzero Nicolas Masson, ben noto agli estimatori dell’etichetta ECM, al sax tenore.

Scritto da Carlo Cimmino