L’uomo con la macchina da presa diretto dal regista sovietico Dziga Vertov è il monumento del cinema costruttivista sovietico, un vorticoso mosaico sull’utopia dell’uomo-macchina. Nonostante la sua indiscussa reputazione, questo classico del cinema muto non è mai stato mostrato con la musica che lo stesso Vertov aveva immaginato per il film, e che fu eseguita soltanto alla sua prima uscita. I musicisti Stefano Pilia e Paolo Spaccamonti, dopo l’esperienza con C’era una volta di C.T. Dreyer e più di recente con il capolavoro Greed di Erich von Stroheim (entrambi prodotti dal Museo Nazionale del Cinema di Torino) si incontrano nuovamente sul palco, questa volta in duo, per dare voce e suono ad una delle ultime espressioni dell’avanguardia cinematografica sovietica.
Scritto da LR