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mer 27.04 2022

Manlio Maresca + Stefano Costanzo

Dove

Fanfulla 5/a
Via Fanfulla da Lodi 5/a, 00173 Roma

Quando

mercoledì 27 aprile 2022
H 22:30

Quanto

con tess. Arci

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Maresca e Costanzo al Fanfulla sono entrambi di casa e, anche se un loro concerto di inizio anno è saltato – come infiniti altri – a causa del Covid, li avevamo già visti calcare insieme quello stesso palco più volte. Come quando a fine 2018 Franzoni Mothers Party e Cadaver Mike, due fra gli infiniti progetti dei nostri beniamini, si divisero le ore notturne fino ad un’esplosiva jam finale.

Manlio Maresca lo conosciamo tutti, ma per quei pochi che ne ignorassero l’esistenza (esistono?) lo ricordiamo come chitarrista dei Neo, al fianco di Antonio Zitarelli (Mombu) e del compianto Carlo Conti, gruppo con un disco prodotto niente meno che da sua maestà Steve Albini, e degli Squartet, con Fabiano Marcucci e Marco Di Gasbarro. E non dimentichiamo l’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi, con cui ha partecipato anche ad un concerto del primo Maggio sul palco di San Giovanni, e le innumerevoli versioni di Manual For Errors, dalle formazioni in eterna mutazione.

Stefano Costanzo, già batterista dei napoletani Tricatiempo, lo abbiamo visto in più occasioni affiancare il contrabbasso di Roberto Bellatalla, esponente di spicco da oltre quaranta anni del free jazz europeo, nel duo Two Bad, in trio con Emanuele Parrini, in quartetto con gli Shadow of Vesuvius, con Vinnie Paternostro e Michel Kristof, per lasciarlo solo pochi giorni fa, ancora una volta fra le quattro mura del Fanfulla, in compagnia di Camilla Battaglia. Un bellissimo concerto dove la voce e l’elettronica di Camilla si amalgamavano alla perfezione con i suoni prodotti da Stefano e dalle sue bacchette, con contorno di piatti, piattini, archetti e oggetti di varia foggia.

Stasera li vedremo di nuovo insieme e quando la chitarra più folle di Roma Est, ormai con un piede a Berlino e una crescente passione per l’elettronica, incontra la precisione ritmica di Stefano Costanzo, la serata non può che promettere scintille.

Scritto da Carlo Cimmino