Porta Venezia, a Milano, è uno strano crocevia in cui mondi diversi si incontrano dando vita alle mescolanze più insolite. Nava (qui l’intervista) è una di queste, inutile ipotizzarne un’origine. Una strana creatura, un po’ genio della lampada, un po’ elfo, un po’ regina hi-tech. Nava è come l’acqua assume le sembianze di ciò che quel giorno la contiene, sia questo un’immagine o un ritmo, che diventano concrete fantasie grazie all’estro di Marco Servina e Matteo Strocchia. Con la sua musica ci spinge in un medio oriente tagliente e oscuro, pronti ad entrare?

In apertura si esibirà iako, artista veneziano che combina elementi ritmici della scena elettronica inglese, idee liriche della musica d’autore e melodie trap. Nei suoi testi malinconici, a tratti mistici, si parla di vulnerabilità e del rapporto con le nuove tecnologie. Qui una sua esibizione in acustico, sempre ad Argo16, per Voci Sparse.

In chiusura di serata c’è spazio anche per Mattia Barro, aka Splendore, direttamente dalla galassia Ivreatronic, che magari vi farà ascoltare “Tutti i remix che ho fatto per artiste tra il 2018 e il 2021 compreso quello di Myss Keta che Soundcloud mi fece togliere perché non ne avevo i diritti e un altro paio fatti per amiche ma che le etichette varie non hanno pubblicato per ragioni che non so e che mi sembrava comunque carino farvi ascoltare.“, che cita “vagamente” i Soulwax e il cui ricavato sarà devoluto alla Urgent Action Fund per supportare rifugiate e rifugiati dall’Ucraina.