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mer 20.04 2022

(in)visible fields space as energy

Dove

Galleria Michela Rizzo
Fondamenta San Biagio (Giudecca) 800/Q, 30133 Venezia

Quando

mercoledì 20 aprile 2022
H 17:00 - 22:00

Quanto

free

Contatti

+39 3355443326

Sito web

David Rickard, A walk in the Alps (2019)

La Galleria Michela Rizzo, in concomitanza con la Biennale Arte 2022, presenta una mostra collettiva che si configura come un dialogo tra
alcuni degli artisti con cui negli anni ha condiviso un percorso importante e durevole. Lo sguardo sul paesaggio, il valore dell’esperienza, la generazione spontanea di forme, la sperimentazione di sistemi di misurazione dello spazio e dell’energia, le criticità nel rapporto tra sviluppo e tutela, la sostenibilità e la dimensione socio-politica del territorio e degli scambi sono alcuni dei temi affrontati dalle opere e dagli artisti coinvolti nel progetto curato da Elena Fiorin.

Diversi per linguaggio, ricerca e background, Hamish Fulton, Antoni Muntadas, Cesare Pietroiusti, David Rickard, Mariateresa Sartori e waiwai research and design agency, aprono un dialogo su questi snodi raccontando l’ambiente, le risorse naturali evidenti o nascoste, le costruzioni sociali ed economiche, riformulando il concetto di immaginazione e stimolando la capacità di guardare, sentire, pensare e costruire andando oltre la consuetudine.

Mariateresa Sartori, foto di Maria Chiara Trevisan

Mariateresa Sartori si concentra sull’analisi di una forza immateriale come quella del vento e mette in discussione i concetti di vuoto e di nulla in due nuclei di opere esposte per la prima volta in questa occasione.

David Rickard, Internal Resistance, Galleria Michela Rizzo (2012)

David Rickard si sofferma sulla valenza territoriale e politica di un elemento come l’acqua e coinvolge il pubblico della galleria in un ragionamento che mette al centro il valore del tempo e quello della collaborazione.

Antoni Muntadas

Antoni Muntadas rileva invece alcune delle parole che caratterizzano la dimensione sociale dello spazio, mostrando il rafforzamento di variabili legate al controllo e il progressivo dissolvimento di quelle derivanti dallo sviluppo del pensiero libero.

Cesare Pietroiusti e Paul Griffiths, Eating Money – an Auction, Ikon Gallery, Birmingham, 2007

Nei territori dello scambio, della proprietà, del rapporto tra dono e debito e di quello tra dono e tempo si addentra Cesare Pietroiusti mettendo il pubblico nelle condizioni di sperimentare concretamente queste sfumature attraverso due cicli di opere create appositamente.

Hamish Fulton. Palazzo Platamone, Catania. Courtesy Galleria Michela Rizzo, Venezia.

Allo spazio come forza, come campo politico e sociale, come territorio economico e di mediazione si aggiunge anche quello inteso come paesaggio: l’esperienza dell’individuo nell’ambiente è infatti alla base della ricerca di Hamish Fulton, il cui grande wall painting restituisce parte di un percorso di 2838 km compiuto dall’artista dall’11 settembre al 13 novembre 2002. Walking into distance beyond immagination è la sintesi estrema di un percorso che ha toccato cinque stati e attraversato panorami sempre diversi.

 

Wetland, National Pavilion UAE La Biennale di Venezia, Photo Frederico Torra

Camminare oltre l’immaginazione sembra del resto l’atteggiamento condiviso da tutti gli artisti di (in)visible fields, ed è alla base della ricerca che ha portato waiwai research and design agency, con Wael Al Awar, a ricevere il premio più ambito alla 17esima Biennale Architettura con Wetland. Il progetto impiega le sabkhah, un solido ecosistema di saline naturali presenti negli Emirati Arabi Uniti, come una risorsa rinnovabile per le costruzioni, in grado di sostituire il cemento Portland (la cui produzione è responsabile dell’8% delle emissioni mondiali di anidride carbonica). Insieme a un gruppo di scienziati di Abu Dhabi, Tokyo e Sharjah il progetto continua a crescere e a espandersi: lo sguardo trasversale sull’ambiente e sulle risorse sta portando alla creazione non tanto di un nuovo materiale quanto all’elaborazione di alternative reali ai sistemi e ai meccanismi conosciuti. Andando oltre l’immaginazione e avvertendo le vibrazioni dello spazio si possono raggiungere territori inaspettati, reali ma spesso invisibili.

Orari: dal martedì al sabato dalle 11 alle 18.

Scritto da Redazione Venezia