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mer 20.04 2022 – dom 27.11 2022

Danh Vo, Isamu Noguchi, Park Seo-Bo

Dove

Fondazione Querini Stampalia
Campo Santa Maria Formosa (Castello) 5252, 31022 Venezia

Quando

mercoledì 20 aprile 2022 – domenica 27 novembre 2022
H 10:00 - 18:00

Quanto

€ 14

Contatti

+39 0412711411

Sito web

Fondazione Querini Stampalia, in collaborazione con White Cube ha invitato l’artista danese-vietnamita Danh Vo a curare insieme a Chiara Bertola, responsabile del programma d’arte contemporanea dell’istituzione, un progetto espositivo in occasione della Biennale di Venezia di quest’anno. Le sue opere sono protagoniste insieme a quelle dello scultore statunitense di origini giapponesi Isamu Noguchi e del pittore coreano Park Seo-Bo.

A segnare il percorso creato da Vo all’interno della Fondazione sono i ritratti fotografici dei fiori immortalati nel suo giardino di Güldenhof – il suo studio e fattoria a nord di Berlino – nei giardini di Pantelleria, in Danimarca, in Friuli e a Siviglia. Le fotografie sono scattate con lo smartphone, le immagini sono stampate a colori con i nomi latini scritti in bella calligrafia a matita dal padre dell’artista, Phung Vo. In una nuova serie di sculture realizzate a Murano, Vo ha utilizzato degli stampi di legno dismessi per creare una colata di vetro finale. Le costruzioni in legno di pero – carbonizzate, deformate, con fissaggi rotti – avrebbero dovute essere scartate, ma Vo, affascinato dalla loro forma e dall’idea che una parte così vitale del processo di fabbricazione del vetro venga raramente esposta, ha deciso di portarle in mostra.

Negli spazi della Fondazione Querini Stampalia è possibile ammirare anche un’ampia selezione di lampade di carta ‘Akari’ dell’artista Isamu Noguchi, che illuminano gli oggetti e le decorazioni tutt’intorno e diventano esse stesse il centro della percezione. Queste opere, concepite nel 1951 nel corso di un viaggio a Hiroshima, richiamano le lanterne chochin giapponesi e sono influenzate dall’estetica del design americano. La loro struttura in carta, ricavata dall’albero di gelso, si presta alla creazione di una moltitudine di forme differenti ed è un esempio lampante della capacità di Noguchi di connettere tradizione e modernità.

Park Seo-Bo è ampiamente riconosciuto come iniziatore del movimento artistico coreano Dansaekhwa. Minimalista e monocromatico, questo influente movimento del dopoguerra si allinea al Modernismo occidentale nella rinuncia al pittorico. Piuttosto che tentare una rottura e un ripudio del passato, tuttavia, Dansaekhwa ha cercato una connessione con la storia attraverso pratiche culturali come la calligrafia e l’uso della carta Hanji e attraverso tradizioni spirituali tra cui il taoismo, il confucianesimo e il buddismo. La pratica meditativa di Park raggiunge il minimalismo non attraverso la riduzione, ma attraverso la stratificazione e l’accrescimento, tramite azioni ripetute e
sostenute.

Park Seo – Bo Ecriture No 080831

Scritto da Redazione Venezia