A volte a Paquita capita di suonare in Sicilia dando le spalle al mare, seduta su una specie di terrazzamento dalla visuale panoramica dove si vede solo l’azzurro infinito. Qualunque brezza le arrivi sulla schiena sono sicuro che la trasforma in musica: da quella più meditativa a quella più coinvolgente, come durante l’ultimo Terraforma, bagnato e infangato, quando si è ritrova a far ballare clubber instancabili sotto i portici di Villa Arconati padroneggiando ottimi vinili. House avvolgente, techno sciamanica, percussioni psichedeliche e dub viscerale: gran selezione, gran classe per un giovane talento milanese da non perdere stasera a Nul.
Scritto da Zagor