Ben LaMar Gay mi folgorò già (quasi) cinque anni fa con “A Seasoning Called Primavera”, brano che tendo a considerare come un suo ideale manifesto e presente nel suo debutto per la (sempre sia lodata) International Anthem, “Downtown Castles Can Never Block The Sun” – più che un album, una raccolta di produzioni realizzate qua e là negli anni precedenti. “A Seasoning Called Primavera” è una meta-ricetta: una miscela di battiti elettronici minimali, jazz, groove brasiliano e violini folk, accompagnata da un testo che parla della bellezza della mescolanza, a qualsiasi livello – “Different fruits, same african roots” una delle frasi chiave.
Lo scorso anno si è consacrato con “Open Arms to Open Us” – titolo bellissimo, album ancora di più – uscito sempre per il fortino delle meraviglie di Chicago-based, e a breve sarà di nuovo fuori con un nuovo progetto a due, “Certain Reveries”, che coinvolgerà i suoi fiati e le percussioni di Tommaso Moretti, musicista la cui storia parla romano per lunghi tratti.
Stasera sarà il suo primo live in città, mentre hanno già dato prova della loro abilità ipnotica i due partenopei Antonio Raia e Renato Fiorito, da tempo in giro con un progetto che unisce i fraseggi labirintici per sax del primo alle texture elettroniche del secondo. Terzo ospite dell’ultimo appuntamento di Fauves! sarà Eric Chenaux, chitarrista e sperimentatore canadese di casa Constellation – e come ti sbagli! – fautore di un folk che sa essere tanto sbilenco e sperimentale quanto lirico e profondo.
VINCI CON ZERO
Zero, Rai Radio 3 e Fondazione Musica per Roma mettono a disposizione due ingressi (un ingresso a persona) per la terza e ultima serata di Fauves! Per partecipare al contest basta mettere like alla pagina di Zero Roma e inviare un messaggio specificando l’evento di riferimento e il proprio nominativo. I vincitori saranno scelti tra tutti coloro che avranno partecipato entro le 12:00 di martedì 25 ottobre e saranno gli unici a ricevere un messaggio di risposta.
Scritto da Nicola Gerundino