Dire che Fatto da Yo! è un laboratorio di stampa artigianale è riduttivo. Certo, qui si fanno stampe su capi d’abbigliamento e su carta, si fanno gadget e quant’altro, ma ciò che importa tenere a mente quando si parla di Yo! è la scena a cui ha fatto e continua a fare da perno. Per chi non lo sapesse, parliamo di un Luogo che per molti aspetti è stato decisivo nella storia di una scena: quella del rap nostrano. Nomi che risuonano nelle orecchie e nei timbri ritmici di almeno tre generazioni sono stati e sono assidui frequentatori di questo laboratorio: dal vicino di casa Bassi Maestro a Fabri Fibra passando per Salmo cin Machete fino a un Marra che girando un video vestito da panda in Corso Buenos Aires distribuiva i volantini di Yo!, e a un giovane Sfera in motorello che annusava il suo FAMO$O domani.

Aggiungeteci poi tutte le scene sorelle del rap (writing e skateboarding) ed ecco spiegatevi le ragioni della “L” maiuscola di Luogo in apertura. Qui la valanga di volti che passano è paragonabile soltanto alla coesione del crinale artistico da cui questa valanga discende. Insomma, Fatto da YO! è un luogo sfaccettato e coeso – che detta in ritriti registri alchemici è la magia del solve et coagula: disparato ma unitario.

La valanga di volti che passano è paragonabile soltanto alla coesione del crinale artistico da cui questa valanga discende.

A tenere le fila di questi gomitoli che si diramano tra rap, writing e skate – insomma in tutti quelli che possono essere considerati gli ambiti di una street culture – sono proprio le stampe che pressoché tutti hanno vestito o hanno voluto. Centrale è quindi il laboratorio di stampa e l’idea di essere street artisan: un’etichetta che mette al centro della ricerca e della realizzazione il tempo speso a conoscere le strade delle città, chi le frequenta, chi le svetta e chi le svetterà. È così che il laboratorio di Yo è una vera e propria “palestra”: workshop e momenti di confronto, in una catena di eventi che mira a fare rete e a improntare un’educazione pratica ben inscritta nelle scene di riferimento.

Arriviamo allora all’evento in questione, altra tappa dell’apertura del laboratorio in pieno stile Yo!. Questo giro ci sarà ospite FLYCAT (all’anagrafe Luca Massironi). Per chi sia a digiuno di storia, parliamo di un writer milanese appartenente alla generazione storica del writing e dell’Hip Hop in Europa, ammesso poi nelle crew più celebri newyorkesi e losangeline, tutto assieme al sogno di fare della scena di Milano un corrispettivo di una piccola New York. Insomma: una pietra miliare. Fatto da Yo! vi regala sostanzialmente un incontro a tu per tu per un racconto della sedimentazione della scena del writing a Milano attraverso la storia del BLOCCO XI, aka: il vecchio Municipio 11 – nei tempi in cui Milano ancora aveva la bellezza di venti zone e ciò che era il Municipio 3 era all’ora l’undicesima. Un racconto biografico di un viaggio a New York, di una ricerca calligrafica che porterà FLYCAT a East Los Angeles, e lì del sedimento e della realizzazione di una scena di controcultura e di street writing ben radicata nel complesso dei quartieri di Milano Est – che poi sono NoLo, Loreto, Casoretto e via dicendo.

Insomma, Fatto da Yo! propone un excursus alla scoperta della storia di una zona in cui s’inflette la scena del writing. Per partecipare in sostanza non dovete nemmeno pagare un biglietto, ma piuttosto comprarvi una felpa sul sito e portarvi a casa una stampa numerata e autografata. Troverete pure birra artigianale personalizzata da Yo (come vuole la consuetudine).