Durante l’estate 2020, il neonato collettivo Llaika ha intrapreso un viaggio documentario in giro per L’Italia, da Venezia a Catania, dall’ironico titolo “Che ci fanno tanto divertire“, intervistando una ventina di realtà culturali e artistiche per mappare la situazione della cultura indipendente nell’estate post-pandemica.

Quest’anno, dopo un lungo lavoro di squadra, “Che ci fanno tanto divertire” è stato pubblicato in formato editoriale autoprodotto: sei zines, una per ogni tappa, raccolgono interviste, fotografie e disegni per raccontare il progetto nella sua complessità. Llaika ha deciso di partire per un secondo tour, con l’intento di consegnare il reportage finito agli spazi intervistati e ricevere aggiornamenti sulla loro salute.

Il tour è quasi giunto al termine, e il collettivo torna nella città da cui tutto è cominciato: Venezia.

Llaika approfitta di quest’occasione per lanciare una chiamata pubblica per partecipare all’evento conclusivo del progetto “Che ci fanno tanto divertire“, che si terrà domenica 20 novembre a Casa Punto Croce: un’assemblea aperta che vuole essere uno spazio informale per parlare insieme della situazione culturale indipendente in Italia, della precarietà, dei paradossi, delle strategie di sopravvivenza e delle pratiche di mutualismo.

L’invito è aperto a tuttə: professionistə e non, curiosə, dubbiosə, polemicə, appassionatə, ardenti, militanti, sognatorə. Il desiderio è di creare un clima eterogeneo e inclusivo di confronto in cui il conflitto, se presente, possa essere generativo, negli interessi delle realtà e delle singole che risponderanno alla chiamata.

Ogni incontro si apre con una
domanda ricorrente: ｃｏｍｅ ｓｔｉａｍｏ？

In questi due anni la mappatura ha continuato ad espandersi e noi a tracciarne le trasformazioni spontanee. “Che ci fanno tanto divertire” è diventato il pretesto per inaugurare un’indagine sulla situazione delle politiche culturali in Italia che restituisce una visione imprecisa, affettiva, situata e intuitiva del panorama italiano.