Ad could not be loaded.

sab 21.01 2023 – sab 18.03 2023

Emilio Vavarella: Re/presentation

Dove

GALLLERIAPIÙ
Via del Porto 48 a/b, 40122 Bologna

Quando

sabato 21 gennaio 2023 – sabato 18 marzo 2023

Quanto

free

Re/presentation è la nuova mostra personale di Emilio Vavarella (Monfalcone, *1989), artista e ricercatore presso Harvard University. Il progetto espositivo propone un’indagine sul ritratto contemporaneo e ne affronta le questioni più profonde, quali la relazione tra l’artista e il committente, l’intimità del collezionista, la memoria. Il titolo gioca sul connubio tra presentazione e rappresentazione, con l’intenzione di ragionare su questi concetti e il loro rapporto con il ritratto, inteso come la presentazione in immagine dell’essenza di una persona.

Il progetto prosegue la ricerca iniziata da Vavarella con la monumentale video installazione rs548049170_1_69869_TT (The Other Shapes of Me), basata sulla traduzione del suo codice genetico in tessuto, ora nella collezione permanente del MAMbo – Museo d’Arte Moderna, insieme alla più recente serie AAS47692 (The Other Shape of Things) presso Fondazione Zegna. L’artista lavora da diversi anni sulla traduzione di codici genetici in altre forme e materiali, piegando le nuove tecnologie a usi espressivi e concettuali radicalmente nuovi. La sua nuova mostra presso GALLLERIAPIÙ vede la collaborazione curatoriale di Giada Pellicari e il contributo di Gabriele Colia per l’identità̀ visiva del progetto con il display espositivo. Si articolano, così, due inediti piani di azione.

Il primo si basa su una serie di ‘ritratti genetici’ realizzati su commissione, a partire dal codice genetico dei committenti. Va visto come il punto di partenza del progetto, poiché mira a espandersi durante e successivamente alla mostra, con l’intenzione di aprirsi a nuove committenze. Qui il rapporto tra artista e collezionista può assumere una forma dialogica.

Il secondo piano di azione si basa su un’edizione d’artista di piccolo formato in 25 esemplari. Ciascun pezzo corrisponde ad una porzione del DNA dell’artista. Qui è lui stesso che, secondo un modus operandi ricorrente nella sua pratica, si offre e si nega. Vavarella, infatti, si auto-scompone come una serie di pacchetti dati, e poi riappare sotto forma di una ricca campionatura di pattern cromatici tratti dalla sua genotipizzazione.

Scritto da LR