Sembra un crash test di utensili per cucina ma con le padelle così sincronizzate a tempo da far venire fame di pogo anche a chi ha deciso di venire al concerto con le scarpe nuove – pessima decisione.
Preambolo valido per qualsiasi evento in cui in line up compaia il nome di Deriansky, il rapper e producer parmigiano di casa Asian Fake, che tra campioni di Qholla estratta dalla testa e rumori di qonati ha dimostrato come Parma sia terreno fertile per l’erba cattiva del rap sperimentale, un’erba cattivamente buona. E se i testi possiamo capirli solo noi dello stivale e il rap nostrano è solitamente arginato nella nostra penisola, il suono è un linguaggio universale e quello di Deriansky se ne fotte dei confini territoriali salutandoli con la mano sx per raggiungere la rete telematica di NTS Live nello show di ZULI – non il rapper torinese ma il producer egiziano resident alla cattedra di NTS. Un precedente quasi storico per un “”rapper italiano””.
Come se questo non bastasse per mandarvi a casa con un polmone malfunzionante, a rincarare la dose ci pensano due altri ospiti: in apertura l’androide dell’hyperpop 9den, con i suoi cassoni dritti tra EDM e hardstyle, mentre in chiusura l’eurostar più veloce di Zona 2 St.grimes, fresco di uscita sulla neonata etichetta Doña Valentina, nuovo ponte digitale transatlantico tra Italia e Sudamerica per la produzione di musica stampo clubbing latinoamericano. Preparatevi allo sprint finale con i ritmi da cardiopalma di High speed eurostar.
Scritto da Tommaso Monteanni