Clay Time Code è un progetto di Barbara De Ponti (Milano, 1975) dedicato allo studio dell’archivio geologico: dopo aver individuato alcuni microrganismi fossili, l’artista li ha ingranditi e modellati in ceramica. Scopo del progetto è stimolare una riflessione sul tempo e sulle dimensioni minime di organismi antichi ed estinti, che pure possono dire ancora qualcosa sul presente. De Ponti è da sempre interessata alle relazioni tra creazione artistica e ciò che definisce “pensieri geografici”. Lavorando su e con archivi, costruisce lavori che prendono la forma di reti di relazioni ottenute attraverso la stratificazione di geografia, antropologia, storia e architettura del paesaggio.
Scritto da Irene Caravita