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gio 29.02 2024

Milano Circolare

Dove

BASE Milano
Via Bergognone 34, 20144 Milano

Quando

giovedì 29 febbraio 2024
H 10:00 - 18:30

Quanto

free

Contatti

Sito web

Cominciamo con un fatto mondano. Da qualche settimana a questa parte, complice una certa classifica non proprio chiarissima, non si parla d’altro che di qualità dell’aria. Post, stories, saggi brevi e saggi confessionali e saggi militanti nello spazio di milleduecento battute o centoquaranta, voci sui treni e sulle metro, mentre chi va in bicicletta arriva puntualmente sfiatato, a priori che siano dieci o venti minuti di pedalata, per non dire poi del successo dei download e dei paywall sulle app metereologiche e del controllo della qualità dell’aria. Milano è Milano, e con una tautologia potremmo già supporre d’aver detto tutto. Non tanto la più industriosa delle città italiane, ma quella con la conurbazione più larga, strade e traffici, e un paesaggio urbano che andando a Nord dà come l’impressione di non finire mai, fino ai laghi. Complice poi la pianura padana, quest’umida vasca da bagno che repelle il vento e negli ultimi anni riscontra seri problemi di idratazione. Insomma, con una situazione così c’è almeno un augurio da farsi: che ogni discorso o evento relativo alle pratiche e le reti ecologiche sia presa seriamente nel dibattito pubblico e istituzionale.

La seconda edizione di Milano Circolare capita proprio nel calderone di questo contesto. L’evento è farina del sacco del Comune di Milano, ed è specificatamente dedicato alla moda e al design circolari in città, e quindi a due dei maggiori ambiti valoriali meneghini. La giornata è divisa in due parti, la prima in cui il Comune stesso presenterà il Piano d’Azione per l’economia circolare nei settori sopracitati, realizzato in confronto con altre città come Barcellona, Amsterdam, Parigi o Ginevra – e cominciato con i tavoli di dialoghi dell’anno scorso –, e la seconda (a cura di NEMA) dedicata alla rete operativa e alle sue realtà, confronti tra le imprese, testimonianze delle esperienze urbane e internazionali di Hub dedicati (a Baltimora, Lubiana, Berlino e Malmö) e di quelle locali.

Sapendo che la questione si fa via via più urgente (che il comparto industriale della moda è per altro tra i più dannosi in merito a dispendio di risorse come acqua e a emissioni), che ogni minima mossa gioca un ruolo fondamentale per la partita nel suo complesso, che la suddetta partita non si gioca soltanto nel campo del consumo o di rete ma anche nell’educazione alla produzione tanto quanto nell’organizzazione di tutta la filiera (eventi compresi), e che Milano fa capitale sia d’eventi che di moda e design, sapendo tutto questo diciamo che ogni piano quantomeno inteso a rivedere criticamente filiere, produzioni, logistiche, reti e consumi, sia a livello pubblico che privato, quindi di communities e industrie, è un passo ben fatto.

Trovate il programma per intero qui, le giornate sono gratuite e bisogna soltanto iscriversi.

 

Scritto da La Redazione