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ven 05.04 2024

Gatto Verde: Batu, Primitive Art, Mika Oki

Dove

Distretto Industriale 4
Via Toffetti 25, Milano

Quando

venerdì 05 aprile 2024
H 23:00

Quanto

€ 16,50

Contatti

Sito web

Organizzatore

Club Adriatico

Primitive Art

Credo in un approccio deterministico riguardo ai nomi che definiscono il mondo in cui viviamo, influenzato forse da quel ‘nomen omen’ predicato in tempi più che non sospetti. A volte il nome è naturale conseguenza, a volte è premonizione. Porto di Mare, periferia del sud-est milanese, deve il suo nome all’omonimo progetto, mai realizzato, di un porto fluviale atto a sostituire la Darsena di Porta Ticinese, col fine ultimo di collegare Milano all’Adriatico tramite il fiume Po. A cent’anni dall’ideazione niente acqua, solo fabbriche e magazzini. Ma come spesso accade in quanto a connessioni, dove non arrivano le infrastrutture arriva la musica.

Porto e industria, tanto all’Almagià di Ravenna, tanto al Distretto Industriale di Via Toffetti: è quest’ultimo l’habitat di Gatto Verde, rassegna milanese spin-off dell’universo Club Adriatico. Da dieci anni uno dei principali promotori del rinascimento del clubbing della penisola, che ha saputo leggere prima di tutto e di tutti i paradigmi musicali e culturali della scena contemporanea. In questo episodio, per la prima volta nel weekend, spicca il nome di Batu, dj e produttore di Bristol a capo della label Timedance. Dalle giornate passate su dubstepforum.com ai set memorabili in festival come Terraforma e Dekmantel, Batu è contraddistinto da una dinamicità unica, in cui i pianeti più morfologicamente diversi confluiscono in un sistema solare stilisticamente coerente e coinvolgente. UK-Bass che si fonde con una techno dai tratti mentali e sperimentali, in un insieme di trame percussive, avanguardistiche, dominate dalle basse frequenze.

Paesaggi sonori in continua evoluzione, proprio come quelli del progetto Primitive Art, duo fondato da Matteo Pit (direttore artistico di Club Adriatico/Gatto Verde) assieme al fotografo e artista colombiano Jim C. Nedd. Si esibiranno live, in una performance in cui tempo e spazio si separano, si rincorrono e si ricongiungono tramite ritmi ipnotici e melodie malinconiche

In apertura il dj set della franco-giapponese Mika Oki, artista visiva e sonora di base a Bruxelles con un background in scultura e musica elettro-acustica. Ogni suo mix è unico, e rappresenta uno spettro musicale fisicamente ed emotivamente eterogeneo, volto alla genesi di un caos controllato e di un costante stato di suspense.

Scritto da Pietro Pascolini