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gio 16.05 2024

Le Parche w/ Leatherette

Dove

Monk
Via Giuseppe Mirri 35, 00159 Roma

Quando

giovedì 16 maggio 2024
H 22:00

Quanto

€ 10 + d.p.

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Sito web

Leatherette

Sul loro Bandcamp si leggeva che sono “cinque ragazzi timidi che a volte scendono dal palco e prendono a pugni la gente”. Proprio come qualcuno se li immaginerebbe se fosse costretto a farlo basandosi solo sull’ascolto della loro musica. I Leatherette suonano infatti un post-punk rumoroso ma controllato, intriso di un gusto per la melodia che ogni tanto finisce per ricordare da vicino il miglior King Krule – il timbro vocale, il look e perfino la pronuncia delle parole inglesi sono praticamente la fotocopia dell’efebo musicista britannico.

La band di base a Bologna della scuderia Bronson Recordings si inserisce perfettamente nel rinascimento post-punk di questi anni, manifestando ispirazioni facilmente rintracciabili ma con una buona dose di freschezza e assenza di pretenziosità – che poi dovrebbe essere la chiave di volta per chi si cimenta in questo genere musicale. “Mixed Waste” e “Fiesta”, i primi due lavori, sono pieni di ottime idee che non si prendono troppo sul serio e, proprio per questo, riescono a smarcarsi dalla concorrenza e risultare originali. Tra l’altro si sente che i cinque sanno suonare e molto bene. Anche qui, non lo nascondono – anche se c’è un sassofono che fa di tutto per non suonare jazz, adorabile e funzionale proprio per questo – ma neanche si lanciano in masturbazioni che finirebbero per diventare fastidiosamente TheMarsVolteggianti.

Deve averla pensato così anche il lizard king Iggy Pop, che li ha più volte passati con tanto di lodi a scena aperta nella sua trasmissione radio per BBC Radio 6. Difficile ottenere un bollino di qualità migliore del suo. Quindi non vi rimane che andare ad ascoltarli dal vivo anche perché nel frattempo è uscito il terzo lp, “Small Talk”, il più ambizioso e maturo fin qui registrato, pronto per essere presentato al Monk con l’apertura local affidata ai neonati Come On, Die e La Cattedrale.

Scritto da Giulio Pecci