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lun 20.05 2024 – dom 26.05 2024

Milano Arch Week 2024

Quando

lunedì 20 maggio 2024 – domenica 26 maggio 2024

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Questa nuova edizione dell’Arch Week milanese (sedi principali il Politecnico di Milano e Triennale Milano) si presenta con una serie di parole  che aprono uno spiraglio delicato a cui si guarda con trepidazione, necessità ma anche terrore. Perché se ci si fida e si entra e ci si lascia andare, se si spera che veramente verranno prese in considerazione e affrontate, la possibilità di farsi male dinnanzi alla delusione è molto alta. Stiamo parlando di parole come fragilità, delicatezza, orizzontalità e debolezza. Che se pensate in relazione all’architettura, ovvero il tema che accoglie ogni nostro movimento e che sostenta la nostra dimensione di funzionalità e protezione, sembra un miraggio. Perché se temi come questi trovano spazio nelle forme più concrete e immense che ci circondano, allora, come dicevo, c’è speranza. Di ascoltarci, di abbassare il ritmo, la tensione, di metterci in discussione e trovare soluzioni nuove. Ormai indiscutibilmente necessarie, forse vitali. Sono parole potenti alla base del cambiamento. Ma se vengono usate solo come specchietti per le allodole, possono compromettere molto. Per riflettere su questi temi sono stati invitati architetti e designer internazionali, studi e professionisti emergenti, urbanisti e paesaggisti. Tra gli ospiti di questa edizione: Lina Ghotmeh (20 maggio, Politecnico di Milano), architetta di origine libanese con base a Parigi, chiamata a realizzare nel 2023 il Serpentine Pavilion e promotrice di una visione dell’architettura come forza gentile che specchia la città nella sua storia; Christian Kerez (21 maggio, Politecnico di Milano), architetto e professore all’ETH di Zurigo il cui lavoro trasversale promuove una continua ricerca sullo spazio e la sua costruzione; Boonserm Premthada (23 maggio, Triennale Milano), fondatore del Bangkok Project Studio, il cui lavoro riflette sull’ambiente, coniugando la sostenibilità alla cultura materiale e alle tecniche costruttive; Peris+Toral Arquitectes (24 maggio, Triennale Milano), studio di Barcellona che attraverso numerosi progetti sperimenta sulle tipologie dell’housing sociale contemporaneo; Alessandro Petti Sandi Hilal (25 maggio, Triennale Milano), fondatori del collettivo DAAR – Decolonizing Architecture Art Research, vincitori del Leone d’Oro alla Biennale Architettura 2023; lo studio Flores y Prats (25 maggio, Triennale Milano) con base a Barcellona, autore di progetti di social housing e di spazi pubblici realizzati attraverso il coinvolgimento attivo della cittadinanza; Francisco Alonso (26 maggio, Triennale Milano), una delle voci più interessanti della scuola spagnola dagli anni Ottanta a oggi, professore alla ETSAM di Madrid e la UPSA di Salamanca.

Oltre a questi affondi più istituzionali, l’Arch Week si apre alla città coinvolgendo voci diverse dai diversi quartieri e realtà giovani che pronte a condividere le loro storie e le loro sfide. Tra i progettisti e gli studi che parteciperanno: Gia MussiTenet, StudioSerLa Rivoluzione delle SeppieAtelier FanelsaElena BarthelZattere + Riccardo OrsiniOrizzontal (25 maggio), OasiEcòlFrantoio socialeHPOZarcolaLinearamaCaptchaAbnormal (26 maggio).

Il programma è davvero ampio ma vi lasciamo due ulteriori affondi: la mostra dedicata al lavoro di Gae Aulenti negli spazi della Triennale e, nel suo nuovo Cuore, un palinsesto di talk (sabato 25 maggio) organizzati da HYPERLOCAL, che si interroga in questa occasione su come lo spazio locale sia prodotto attraverso le comunità transnazionali e le loro esigenze estetiche e culturali.

Scritto da LR